La legge ungherese sull’appalto pubblico

L’introduzione della nuova legge sull’appalto pubblico è diventata necessaria sopratutto perchè la pratica giuridica riguardo la precedente, cioè la legge CXXIX di 2003 era complicata e pesante. Le parti nell’appalto pubblico molto spesso si trovano in conflitto per la gestione degli errori formali, i concorsi spesso sono stati attaccati e rifiutati per errori formali, e di conseguenza la procedura é allungata cosí tanto che l’investimento è diventato incerto. La nuova legge sull’appalto pubblico che era approvata dal Parlamento il 11 luglio 2011 ed é entrata in vigore il 01 gennaio 2012 aveva quindi lo scopo di semplificare la pratica finora. La nuova legge sull’appalto pubblico (quella legge CVIII di 2011) per la prima vista è diversa dalla sua predecessora sopratutto riguardo la sua estensione, siccome la legge precedente aveva 407 articoli, la nuova legge ne ha soltanto 183. La concezione dei creatori della nuova legge era che la nuova legge non fosse soltanto più corte ma anche più trasparente e per questo hanno scelto quella soluzione secondo la quale le regole dettagliate non venissero incluse nella legge ma nei decreti esecutivi separati. Quindi vengono regolati in un decreto separato per esempio le regole riguardo i registri ed elenchi sottoscritti dall’Autorità dell’appalto pubblico, le regole dettagliate riguardo le descrizioni tecniche, gli aspetti sociali, di protezione ambientale etc. Questo tipo di tecnica legislativa ha lo scopo che il regolamento dell’appalto pubblico possa adattarsi alle necessità dell’economia senza la modifica della legge sull’appalto pubblico.

Lo scopo principale della nuova legge sull’appalto pubblico è il supporto delle imprese piccole e medie. Questo scopo la legge ottiene da una parte con la diminuzione del numero dei livelli dei subappaltatori cioè avendo meno parti negli appalti pubblici che soltanto prendono il denaro ma non fanno un lavoro di merito. Promuove le opportunità e la capacità di adempimento delle imprese piccole e medie che secondo la nuova legge nel caso dell’ordine di investimento edilizio gli aggiudicatori saranno autorizzati all’anticipo. Con il versamento diretto cioè che l’aggiudicatore può pagare direttamente al subappaltatore, la legge prova a garantire quello che compiute effettivemente il lavoro riceve il suo denaro. Riguardo le regole del pagamento sono state formate tante critiche sopratutto riguardo la sua discrepanza con le leggi riguardo l’IVA. Può essere un ulteriore aiuto alle imprese piccole e medie che le pretese riguardo l’assicurazione per l’esecuzione dell’adempimento difforme l’aggiudicatore nel contratto può permettere che l’assicurazione o una parte stabilita di essa venisse assicurata all’aggiudicatore tramite la ritenuta del prezzo di acquisto riguardo l’adempimento (parziale). A questo tipo di assicurazione vengono utilizzate le regole della cauzione.

La nuova legge ha modificato le regole prevalenti riguardo il certificato per l’adeguatezza dei subappaltatori e dell’aggiudicatore. Il concetto dell’organizzazione che porge risorse si estingue e la legge stabilisce in generale che gli aggiudicatori possono soddisfare le richieste idoneative prescritte sorreggendosi alla capacità di altre organizzazioni nonostante alla relazione legale tra loro. Per escludere degli abusi é giustificato che tale organizzazione che non abbia nessun relazione con l’esecuzione del contratto non possa partecipare alla giustificazione dell’idoneità. Nel caso in cui utilizzasse dei dati di queste imprese per la giustificazione dell’idoneità di adeguatezza, l’aggiudicatore deve dichiarare come vuole approfittare la competenza data dalle referenze, e riguardo l’adeguatezza finanziaria ed economica deve prendere la responsabilità finanziaria.

Varie disposizioni della nuova legge sull’appalto pubblico prova a sollecitare la procedura dell’appalto pubblico e rendere il sistema del rimedio legale più efficace.

Budapest, 29 aprile 2015

Studio Legale BALÁZS & KOVÁTSITS